Nella mattinata di venerdì 10 ottobre 2025, l’Aula Magna dell’Istituto “V. Alfieri” di Asti era gremita di studenti del liceo classico, del liceo artistico, dell’Istituto Artom e dell’Istituto Monti, tutti insieme per partecipare alla presentazione del libro Nella rete del body shaming. Riflessioni teoriche e una ricerca internazionale, curato da Paola Borgna, Maria Adelaide Gallina, Tania Parisi, docenti universitarie di Sociologia, Cristina Ispas, insegnante di pedagogia e Renato Grimaldi, professore onorario dell’Università di Torino.
Presenti alla presentazione del libro i docenti del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione Renato Grimaldi, Paola Borgna, Tania Parisi, Angelica Arace e Sandro Brignone, i dirigenti scolastici delle scuole coinvolte nel progetto Maria Stella Perrone (IIS Alfieri), Franco Calcagno (ITI Artom), Claudia Cerrato (Ist. Sup,. Monti), la dott.ssa Francesca Bosia in rappresentanza dell’Ufficio scolastico territoriale di Asti, Carla Forno, direttrice del Centro studi Alfieriani.
Nel volume viene presentata un’indagine empirica condotta su un esteso campione di adolescenti in Italia e in Romania per rilevare la loro propensione al body shaming online. I comportamenti di prevaricazione messi in atto – nel mondo fisico e nel mondo virtuale – attraverso insulti e umiliazioni che costituiscono una forma di controllo sociale del corpo e dell’identità delle persone sono oggetto nel testo di analisi sociologiche, pedagogiche, psicologiche, semiotiche, mediologiche, e di riflessioni di insegnanti e funzionari del sistema scolastico.
Quella del body shaming è realtà che deride e ferisce, che umilia e ti atterra, e serpeggia tra i giovani al punto da annientare il loro sé, in una spirale di parole dette o scritte sui social con conseguenze devastanti. L’intento del libro Nella rete del body shaming, presentato ai giovani studenti in mattinata, è stato quello di renderli partecipi e critici, e anche, in un certo senso, saggi, per far sì che non si cada facilmente nella trappola di un vero e proprio bullismo verbale e psicologico.
E quando le parole sono accompagnate dalle immagini, ecco che l’effetto sortito diventa quasi magico; il testo, infatti, è stato illustrato da ex allievi dell’indirizzo Figurativo del liceo artistico “B. Alfieri” di Asti, come Federico Pizzo, che ha curato la copertina attraverso la metafora di una lingua tagliente, che colpisce alle spalle e trafigge il cuore della vittima.
Le parole, le forme e i colori hanno contribuito a lanciare un messaggio che non può e non deve rimanere in silenzio, visto il forte impatto che ne deriva, sia dal punto di vista sociale che psicologico.
La Dirigente dell’IIS “V. Alfieri” Maria Stella Perrone, le docenti Silvia Caronna ed Emanuela Carelli sono intervenute al dibattito nato dalla curiosità degli studenti e dall’interazione continua con gli esperti, ricordando come la scuola sia una parte fondamentale nella vita dei giovani e come spesso, affrontando dal vivo i problemi, proprio la scuola ti possa salvare e liberare da assurdi pregiudizi.
Il tempo in occasione dell’evento è volato; gli studenti attenti e partecipi hanno dato nuovi spunti di riflessione che saranno raccolti dai docenti per proseguire il percorso di sensibilizzazione.
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